Una modellazione 3D della struttura geologica dell’Etna ha permesso di calcolare, con più precisione, il volume dell’edificio vulcanico e ricostruire la variazione nel tempo del tasso eruttivo. A metterla a punto un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo e dell’Università di Catania-Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali.
Lo studio pubblicato su Tectonics dell’American Geophysical Union fornisce anche una nuova ipotesi sul quadro evolutivo del vulcano, strettamente connesso ai drastici cambiamenti geodinamici che hanno interessato la Sicilia orientale, durante la formazione e crescita del Monte Etna. Una prima ricostruzione dell’assetto morfologico e strutturale del basamento sedimentario del Monte Etna era stata sviluppata già in un precedente lavoro analogo.
La modellazione 3D ha permesso di ricostruire l’evoluzione morfologica del vulcano, durante le principali fasi di crescita dell’edificio etneo, mostrando i centri eruttivi della Valle del Bove, attivi fra circa 110 mila e 65 mila anni fa. E ha, inoltre, illustrato la struttura che si è sviluppata durante gli ultimi 60.000 anni, con la formazione del principale centro eruttivo, conosciuto come vulcano Ellittico, che circa 20 mila anni fa aveva raggiunto un’altezza di 3600 m.
I volumi emessi nel periodo di tempo analizzato hanno consentito di determinare l’andamento del tasso eruttivo dell’Etna, evidenziando un drastico aumento negli ultimi 15 mila anni, periodo in cui si è formato l’edificio attuale denominato vulcano Mongibello.
Fonti: http://www.cataniatoday.it/cronaca/etna-mappa-3d-eruzioni-ingv-catania-16-marzo-2018.html